Il fumetto: dai pionieri al PAFF!

Sono numerosi gli autori friulani si spicco nel panorama internazionale del fumetto, come Francesco Tullio Altan, Lorenzo Mattotti e i pordenonesi Bordini, tra i primi disegnatori di Topolino. Sono loro che hanno dato il “la” alla generazione che ha fatto della scuola pordenonese una delle più prolifiche e variegate fucine di talenti e iniziative italiane di fumetto.

E nella Destra Tagliamento, in ordine cronologico (senza considerare addirittura Primo Carnera, il mitico pugile di Sequals che pochi sanno ma – oltre a essere stato raffigurato come eroe di una serie di strip americana – ne fu anche autore di alcuni episodi sotto pseudonimo): Molinis, Tenenti, Furlan, Barison, Toffolo, Toffanetti, De Vita. Più recentemente (sempre in ordine alfabetico): Cossi, Maconi, Tonus e numerosi altri giovani disegnatori.

Si può dire che gli autori pordenonesi coprano tutto l’arco stilistico del fumetto contemporaneo, dal popolare a quello d’autore, dall’umoristico al realistico, sia nazionale che internazionale. Curatori ed esperti come (in ordine alfabetico) Alberghini, Bottecchia, Bristot, Dabba, Oliva, Zambotto. Associazioni come Vivacomix, Centro Zanca, Vastagamma e Màcheri. 

Iniziative come Comicsuk (anni ’90) di Salvatore Oliva hanno ispirato Viva i Fumetti, Naoniscon, Fiumettopoli, Matite sul Livenza, 24 Hour Comics Day, Social Comics e il recentissimo Archivio del Fumetto d’Alta Quota Paolo Cossi di Andreis. A Pordenone, importanti mostre sui fumetti sono state realizzate e accolte dal pubblico con grande gradimento: Magnus e Igort a Villa Galvani (prima della ristrutturazione); Cinema e Fumetto e Tex al Convento di San Francesco; Giulio De Vita e Luigi Molinis e Il Mantello di Carta al parco galleria Pizzinato, City of Glass di Paul Auster presso Parco2 di via Bertossi; Diabolik a Maniago; Dalle Winx alle Witch e Mario Alberti a galleria Vastagamma.

Pordenone può essere dunque considerata senza timore di smentita capitale regionale del fumetto. Data la portata e la visibilità internazionale del movimento rispetto alle dimensioni cittadine e al potenziale che detiene, sarebbe logico pensare alla realizzazione di una struttura, dove poter convogliare le tante risorse e farle fruttare in qualcosa di più strutturato per la città. E un primo importante passo è stato effettivamente compiuto.

Pordenone, l’ingresso del PAFF all’interno di Parco Galvani

Nel 2018 è nato il PAFF! (Palazzo Arti Fumetto Friuli), il primo palazzo italiano del fumetto, tra i pochi esistenti in Europa per come è concepito. 

Ospitato nella galleria comunale d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato, all’interno del parco Galvani, il Paff! è un progetto e una struttura eclettica che propone a un pubblico molti diversificato: mostre, workshop, corsi, eventi, attività didattiche e ludiche.

È uno spazio aperto trasversalmente a tutte le arti grafiche e creative in generale, dal design al cinema. Un polo artistico, culturale e anche formativo e professionale che dialoga con la scuola, l’università, il mondo delle imprese. Ma interessante anche dal punto divista delle ricadute turistiche, considerato l’interesse che si respira in tutta Italia per il fumetto: il nostro paese ospita 135 festival a tema, vanta un pubblico propenso a muoversi e, dopo Giappone, Usa e Francia, occupa il quarto posto nel mercato mondiale del fumetto con un giro di 200 milioni di euro (dati 2013).

A dare vita al PAFF! è stato l’impegno di alcuni operatori del settore, che hanno lavorato in stretta collaborazione con le istituzioni, e in particolare con il Comune di Pordenone, che – preso atto della solidità del progetto – ha finanziato l’operazione in modo significativo, con un sostegno di 120mila euro, di cui metà per le attività culturali e artistiche e metà per lavori di adeguamento della galleria.


Articolo di Beatrice Zancan
Dal numero monografico Pordenone, città d’acqua e di cultura

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